Settimana della Mamma main event

“Matenità: valore sociale e diritto”: al main event della Settimana della Mamma focus su obiettivi e opportunità per la donna e non solo

Si è appena conclusa a Roma la Settimana della Mamma, che dall’8 al 14 Maggio 2017 ha visto avvicendarsi più di 20 eventi in città dedicati alla mamma, alla donna ed al contesto sociale in cui viene vissuta la maternità.
Workshop, seminari e iniziative formative gratuite sono stati il cardine di queste giornate per offrire alle partecipanti la possibilità di valorizzarsi, trovare spunti per accrescere le proprie competenze, sviluppare idee per rimettersi in gioco o cambiare in meglio qualche aspetto della propria vita, nel rispetto del valore della maternità.

La maternità come valore è il tema centrale di questa manifestazione, organizzata dall’Istituto di Studi Superiori sulla Donna dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, nell’ambito del progetto “Valore Mamma” ed è stato analizzato in tutte le sue declinazioni nel main event della Settimana della Mamma, svoltosi il 10 Maggio all’Ateneo Pontificio ed intitolato proprio “Maternità: valore sociale e diritto”.
Una mattinata di tavole rotonde e dibattiti interattivi che hanno portato l’esperienza di donne per le quali la maternità è stata il motore di idee, la base di una realizzazione professionale oltre che personale e la condizione che le ha spinte a fare del proprio talento un’ancora per le altre donne.
Non solo, sono intervenuti professionisti che hanno analizzato gli aspetti sociali della maternità oggi, nonché quelli psicologici ed economici che non riguardano solo la donna , ma rappresentano un veicolo di opportunità anche per l’uomo. La presenza di uomini tra i protagonisti dei dibattiti ha mostrato come questa condizione femminile sia motivo di parità e non di distinzione nei diritti, nelle esperienze e negli interessi.

I saluti introduttivi all’evento sono stati di Adele Ercolano, sociologa e docente all’Istituto di Studi Superiori sulla Donna e di Marta Rodriguez, direttrice dell’Istituto di Studi Superiori sulla Donna. Entrambe hanno messo l’accento proprio sulle caratteristiche di opportunità e di valore della maternità. Marta Rodriguez ha dato risalto all’importanza della partecipazione delle donne alle iniziative sulla maternità, vedendola come “nutrimento per il messaggio che la maternità sia una fonte di fecondità a livello sociale ed economico, non solo biologico” e ha manifestato una necessità di “impegnarsi affinché il senso del valore sia riconosciuto. Valore vuol dire un bene riconosciuto con una dimensione oggettiva oltre che soggettiva. Dobbiamo arrivare a concepire in ogni contesto la maternità come bene riconosciuto, per questo dobbiamo analizzare le criticità ancora presenti per continuare a costruire”.

Gli interventi che si sono succeduti hanno percorso tutti gli aspetti peculiari della maternità:

– la conciliazione lavoro e famiglia, trattato da Roberta Giodice, membro del Comitato direttivo di Value@Work e del Forum Nazionale delle Associazioni familiari del Lazio, che ha messo in luce come l’adozione di buone pratiche che favoriscano questa conciliazione vada a vantaggio non solo del benessere delle donne, ma di tutta l’azienda e migliori anche la produttività;

l’aspetto istituzionale delle politiche di conciliazione, trattato da Ornella Guglielmino, Dirigente dell’area “Affari Generali” della Direzione regionale Lavoro della Regione Lazio, che ha evidenziato come la Regione stia agendo su più fronti per promuovere un’alternanza lavoro famiglia rispettosa e sempre più sostenibile, quello della lotta alla discriminazione, favorendo l’inclusione sociale e lavorativa di tutti, quello della parità di genere a partire dalle scuole, approvando un avviso pubblico per la diffusione scolastica della cultura delle pari opportunità, quello degli incentivi al lavoro autonomo e dipendente, con bonus per baby sitter, asili nido e mense scolastiche, agevolazioni finanziarie alle imprese che assumono donne, sostegno con finanziamenti a fondo perduto per la creazione o il consolidamento di imprese femminili;

la responsabilità genitoriale come risorsa per il Paese, trattato da Emma Ciccarelli, Vice Presidente del Forum nazionale delle Associazioni familiari e membro del Comitato direttivo di Value@Work, che ha evidenziato come la maternità non sia divisa dalla paternità e come la genitorialità condivisa debba essere sostenuta da politiche adeguate che combattano gli ostacoli, oggi essenzialmente rappresentati dai costi in termini economici e sociali e dal sistema fiscale che non riconosce i carichi familiari;

il sistema welfare per le mamme, trattato da Cristina Bellucci, Responsabile del Coordinamento femminile Cisl di Roma e Rieti e membro del Comitato direttivo di Value@Work, che ha presentato le proposte Cisl in favore della maternità: sgravi fiscali per l’assunzione di donne, incentivazione al lavoro part-time, piano straordinario nidi; le nuove opportunità di lavoro, rappresentate dalle start-up sociali e innovative e da tutto un panorama di attività che donne e mamme possono inventarsi grazie alla tecnologia e alle reti sociali.

Le start-up innovative sono state illustrate da Sabrina Fattori, titolare della rubrica Fisco su Donna in Affari, commercialista membro del Comitati Pari Opportunità ODCEC di Roma e da Francesco Serventi, Fondatore di Croqqer Italia. Sabrina Fattori ha illustrato i requisiti per caratterizzare come innovativa una start-up sociale: nascita recente, volume di affari contenuto, innovazione di prodotto, processo o organizzativa che conduca ad un’innovazione sociale, investimenti in ricerca e sviluppo, personale altamente qualificato, titolari detentori di un brevetto o di un software depositato in SIAE. Ha inoltre specificato i settori dei azione per le start-up sociali: educazione, istruzione, assistenza sociale a socio sanitaria, precisando che il fenomeno delle start-up sociali è agli inizi, essendo presenti sul territorio nazionale 100 start-up di questo tipo di cui 22 fondate da donne ed è fervente la ricerca di idee per la sua espansione.

Francesco Serventi, presentando la sua Croqqer, si è mostrato lungimirante ed attendo ai bisogni familiari. Croqqer infatti è una piattaforma digitale che favorisce gli scambi di tempo e di talenti in piccole comunità secondo tre forme: prestazioni a pagamento, scambi di servizi, aiuti pro bono. Sostiene così il lavoro, la conoscenza, la solidarietà e la valorizzazione delle capacità.

Le nuove professioni per le mamme sono state testimoniate da donne che hanno fondato App, come “OraX”, che mette in rete i genitori di una classe consentendo lo scambio di informazioni, l’organizzazione per l’accompagno dei figli e la conoscenza delle iniziative scolastiche, siti come “Mamme Care” e “Baby Pit Stop” che segnalano le attività baby friendly, dotate di servizi per mamme e bambini sul territorio di Ostia il primo e nazionale il secondo, lavori alternativi come l’organizer e il life coach.
Tutto questo con l’obiettivo “mettere in luce le azioni per rendere il mondo organizzativo più inclusivo per le donne, soffermandosi sull’importanza della maternità come diritto di tutte le lavoratrici”.

Alla Settimana della Mamma quest’anno hanno aderito 39 realtà in partenariato che hanno messo a disposizione la propria esperienza e i propri servizi offrendo anche speciali coupon e riduzioni a tutti i partecipanti per iniziative culturali, strutture sportive, centri benessere, visite e servizi di baby sittering.
Ciò che può migliorare la vita delle donne in questo ambito può migliorare la vita della società, non va visto come esclusiva. Questo è il cambiamento mentale da compiere per arrivare al cambiamento culturale declinabile poi in ogni settore.

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