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I vincitori del festival Uno sguardo raro

Conclusa con la cerimonia di premiazione alla Casa del Cinema di Roma la quinta edizione di Uno sguardo raro , unico festival internazionale dedicato alle malattie rare

Vince il festival Uno sguardo raro (https://www.donnainaffari.it/2020/09/festival-cinematografico-malattie-rare/) l’opera “Hand in the cap” di Adriano Morelli, che affronta il tema della sessualità per le persone con disabilità. A Violante Placido il premio per la migliore interpretazione. “Overesxposed” di Andrea Minoglio premiato dalla giuria popolare.

Premiazione del festival Uno sguardo raro
I premiati della V edizione sono: miglior documentario “Passing the Fog” dell’iraniano Amirali Mirderikvand; miglior corto internazionale “Sweet Solace” del francese Nicolas Durand; miglior corto di animazione “Go Make Memories” del britannico Carl Mason. Il miglior cortometraggio italiano, come anticipato, è “Hand in the Cap” di Adriano Morelli, con la protagonista Violante Placido premiata per la miglior interpretazione. Questi i risultati della edizione 2020 di Uno Sguardo Raro – The Rare Disease International Film Festival, l’unico festival internazionale di cinema dedicato al tema delle malattie rare. La cerimonia di chiusura, con la premiazione, si è svolta il 28 settembre alla Casa del Cinema di Roma. Sono state premiate 20 opere finaliste, selezionate tra ben 1.150 opere provenienti da 99 Paesi di tutto il mondo.

Le organizzatrici del festival Uno sguardo raro
Il Festival, promosso dall’attrice e autrice Claudia Crisafio, presidente dell’associazione Nove Produzioni produttrice della kermesse, e da Serena Bartezzati, comunicatrice e da tempo attiva nel mondo delle malattie rare, raccoglie, premia e promuove le migliori opere video sul tema delle malattie rare, della disabilità e dell’inclusione sociale attraverso un bando di concorso internazionale. Le pellicole sono state votate e premiate da una giuria di qualità, anche quest’anno presieduta dall’attore Gianmarco Tognazzi, composta da professionisti del mondo scientifico, del cinema, della comunicazione e da rappresentanti della comunità dei malati rari.

Le dichiarazioni delle due autrici del festival Uno sguardo raro
“Siamo orgogliose e felici di aver portato a termine anche quest’anno, malgrado le difficoltà causate dall’emergenza sanitaria, la nostra missione di trasformare l’invisibilità della comunità nascosta, ma diffusa in tutto il mondo, dei malati rari e delle loro famiglie, in visibilità. Il festival parla di vita e di vite, di esistenze fuori centro che spesso danzano con la morte un passo a due quotidiano e che per questo sono capaci di regalare al pubblico uno sguardo “altro”, raro appunto.  Siamo convinte che il cinema e le arti visive siano lo strumento migliore per condividere storie di coraggio ed esperienze di empatia nell’ambito della disabilità, e abbattere le barriere fisiche e mentali della nostra società”.

Il premio della giuria popolare di Uno sguardo raro
Presente anche in questa edizione la giuria popolare che, grazie alla speciale piattaforma Play lanciata durante i difficili mesi del lockdown sul sito del festival, ha assegnato il premio speciale a Overesxposed di Andrea Minoglio, che racconta lo strano rapporto di amore e odio che le persone che soffrono di protoporfiria eritropoietica (ipersensibilità della pelle) hanno con la luce del sole.

Il miglior cortometraggio italiano
Adriano Morelli si aggiudica il premio del miglior cortometraggio italiano con Hand in the Cap, corto che tocca il tema della sessualità delle persone con disabilità attraverso la storia di Sonia – interpretata da Violante Placido – una madre forte che vive con il figlio adolescente Andrea, affetto da gravi danni motori e neurologici. In parte disconnesso dalla realtà e abbandonato alla sua solitudine, Andrea è eccitato da ciò che lo circonda e incline a indugiare in atti di autoerotismo, mentre la mamma cerca disperatamente di rendere felice il figlio e di assecondare i suoi bisogni.

Il miglior corto di animazione
Il premio come miglior corto di animazione è stato assegnato al britannico Carl Mason per il suo Go Make Memories, una miscela di animazione e azione dal vivo che esplora l’impatto della rara malattia di Niemann-Pick (NDP) sulle persone e le famiglie che ne sono colpite.

Il miglior corto internazionale e il miglior documentario
Miglior corto internazionale al francese Nicolas Durand per la sua opera Sweet Solace, che narra la storia del musicista stravagante e squattrinato Boiko e del suo incontro con Christelle e Joseph, due passanti ciechi. Passing the Fog dell’iraniano Amirali Mirderikvand è invece il miglior documentario premiato dalla Giuria, che descrive la storia di Mr. Safar e di sua figlia Arezou, paralizzata.

I premi speciali del festival Uno sguardo raro
Il festival ha poi assegnato alcuni premi speciali: il premio USR-PASocial per il miglior corto categoria Comunicazione in Sanità rivolta al pubblico, aggiudicato a Maria Teresa Dacquino e Giacomo Centini per Together we are unique, not rare; il premio USR-FERPI per il miglior corto categoria Campagna di comunicazione delle Associazioni Pazienti e delle Case farmaceutiche che è andato a Ludovico di Martino per Giochiamo in anticipo (con Fabrizio Colica e Michela Giraud) e, infine, il premio USR-Heyoka che premia opere che meglio esprimano i temi dell’empatia e dell’inclusione, assegnato a Davide Lupinetti per il documentario Under the water.

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