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1923-2023, il centenario del CNR

Decine di eventi in tutta Italia con protagonista il mondo della ricerca per festeggiare il centenario del CNR, inaugurati il 23 novembre

Platea, i direttori degli Istituti del CNR

L’evento “Scienza e arte: dialogo in parole e musica” ha aperto l’anno di incontri tra il mondo della scienza e i cittadini previsti per il centenario del CNR, il Consiglio nazionale delle ricerche. La fondazione del nostro principale ente di ricerca, che oggi conta 88 Istituti di ricerca (https://www.cnr.it/it/istituti) suddivisi in sette Dipartimenti per aree macro-tematiche – Scienze del sistema terra e tecnologie per l’ambiente, Scienze bio-agroalimentari, Scienze chimiche e tecnologie dei materiali, Scienze fisiche e tecnologie della materia, Scienze biomediche, Ingegneria, ICT e tecnologie per l’energia e i trasporti, Scienze umane e sociali, patrimonio culturale – risale infatti al 18 novembre 1923, quando presso l’Accademia nazionale dei Lincei, sua prima sede, venne istituito con Regio Decreto come Ente morale, inizialmente con un ruolo di rappresentanza della comunità scientifica italiana presso l’International Research Council. Lo Statuto approvato l’anno successivo gli attribuì la finalità di “coordinare e stimolare l’attività nazionale nei differenti settori della ricerca scientifica e delle sue applicazioni e di fungere da consulente dell’apparato statale per le questioni scientifiche e tecnologiche”.

Maria Chiara Carrozza, presidente del CNR

La ricerca venuta dal futuro
Dal primo presidente, il fisico Vito Volterra, a oggi si sono susseguiti alla guida dell’ente ventuno presidenti (tra i quali Guglielmo Marconi, Pietro Badoglio, Ernesto Quagliarello, Francesco Profumo, Massimo Inguscio a dimostrazione che la storia del CNR è intrecciata con la Storia dell’Italia stessa) fino ad arrivare alla prima presidente donna, Maria Chiara Carrozza, che sottolinea: “sono cresciuta scientificamente con gli ex presidenti – con i quali ho avuto un rapporto maestro-allievo – e sicuramente la mia nomina rappresenta un fatto storico che fa parte di un cambiamento culturale ma non deve essere la chiave di lettura di tutto ciò che faccio”. Lo dice in occasione dell’inaugurazione dell’anno di eventi dedicati al Centenario del CNR spiegando anche la scelta del motto “La ricerca venuta dal futuro” per simboleggiare i 100 anni di attività del Consiglio nazionale delle Ricerche.

 

Il concerto sinfonico
Cristiana Capotondi

Scienza e arte, dialogo in parole e musica
La cerimonia inaugurale si è aperta con il concerto dell’Orchestra sinfonica nazionale dei Conservatori italiani, diretta da Andreas Gies, che ha suonato subito il brano di Bach (aria sulla IV corda dalla Suite n. 3 in re maggiore) che tendiamo ad associare alla scienza in quanto scelta dal compianto Piero Angela per il suo Quark. Ha preso quindi la parola la presidente Maria Chiara Carrozza che ha ringraziato le numerose personalità presenti in sala spiegando che ha ritenuto importante celebrare il centenario del CNR con una serie di eventi che coinvolgeranno la popolazione considerando che scienza, economia ed ecologia sono il futuro della società. “Celebrare il centenario del CNR significa festeggiare 100 anni di storia italiana, di tutti coloro che hanno contribuito allo sviluppo nazionale, all’eccellenza scientifica, alla leadership industriale e all’innovazione sociale del nostro Paese. Festeggeremo in tutta Italia coinvolgendo chi ha preso parte a questa grande avventura della ricerca italiana e internazionale”.
Che si sia trattato di arte o letteratura, la scienza è stata sempre in prima linea in tutti gli ambiti del sapere e della conoscenza. E difatti nell’evento inaugurale l’attrice e regista Cristina Capotondi ha letto alcuni paragrafi scritti da Galileo Galilei nel “Il libro della natura” tratti da Il Saggiatore; alcuni testi scritti da Albert Einstein tratti da “Come io vedo il mondo”; alcuni di Marie Curie tratti dalla sua autobiografia; altri di Isaac Newton dalle sue memorie e di Vito Volterra dai suoi Saggi scientifici. In chiusura invece si è tornato a parlare di musica, con l’intervento del violinista e compositore Alessandro Quarta. Un’intervista in parole e musica sul ruolo della scienza e della conoscenza nel campo della musica intervallata da esibizioni del M° con il suo Stradivari originale.

 

 

Dal Polo Nord e dal Polo Sud
Durante l’evento di apertura del Centenario del CNR sono stati anche effettuati, per la prima volta nella storia, dei collegamenti in diretta in contemporanea sia dal Polo Nord sia dal Polo Sud. In particolare ci si è collegati con la Stazione Dirigibile Italia a Ny Alesund (Isole Svalbard) nell’Artico e con la Stazione Concordia in Antartide. Da Dirigibile Italia Simonetta Montaguti e Stefano Frassati hanno spiegato che la loro ricerca è incentrata sulle cause e le conseguenze dei cambiamenti climatici. Una ricerca interdisciplinare che coinvolge i settori Fisica e chimica dell’atmosfera, criosfera e paleoclima, permafrost ed ecosistemi terrestri, biologia marina, oceanografia, osservazione della Terra, astrofisica. Proprio a questo tema e all’Artico è dedicato il primo degli eventi del centenario del CNR: la mostra che si terrà dal 24 novembre al 22 dicembre 2022 nella sede romana dell’ente. Si tratterà di un “Viaggio interattivo al Polo Nord” ad ingresso gratuito ma con prenotazione obbligatoria.
Per quanto riguarda l’Antartide Alberto Salvati e Thomas Gasparetto hanno illustrato le attività che vengono svolte dalla Concordia, l’infrastruttura situata nella zona del Plateau a 3.233 metri di altitudine, sui ghiacci e fra i ghiacci, unico Centro frutto di una collaborazione tra due Stati, Italia e Francia. In condizioni estreme vi si svolgono osservazioni astronomiche e ricerche sull’interazione tra atmosfera e criosfera. Vi si conducono anche ricerche di fisica dell’atmosfera, in particolare lo studio della ionosfera, dei cambiamenti climatici e dell’assottigliamento del buco dell’ozono. Inoltre, poiché le condizioni di isolamento invernale di un piccolo gruppo di scienziati sono ideali per definire le caratteristiche di un equipaggio tipo di una missione interplanetaria, l’Agenzia spaziale europea conduce studi sull’equipaggio della base. Si tratta di un inverno lungo 9 mesi trascorsi nell’oscurità ma ora in Antartico è estate e l’equipaggio italiano è al “calduccio” dei (soli) -30°, con la luce anche di notte.

La nave Gaia Blu
Come abbiamo visto nel video in bassa definizione, un altro collegamento effettuato in occasione dell’evento di apertura per il centenario del CNR è stato quello con la nave Gaia Blu. La nave di ricerca Falkor è stata donata al Consiglio nazionale delle ricerche a marzo di quest’anno dallo Schmidt Ocean Institute e ribattezzata appunto Gaia Blu. La nave, lunga 83 metri e pesante 2.000 tonnellate, porterà avanti l’esplorazione del Mediterraneo e dell’Oceano Atlantico condividendo i risultati con la comunità scientifica internazionale. Potranno salire sulla nave e partecipare alla ricerca scienziati di tutto il mondo e i dati geofisici e geologici, di oceanografia fisica, chimica e biologica verranno resi accessibili a tutti – comunità scientifica e grande pubblico – quotidianamente.

il giornalista Sideri intervista la presidente Carrozza

Un podcast per seguire gli eventi scientifici del centenario del CNR
A condurre l’evento di apertura il giornalista scientifico del Corriere della Sera Massimo Sideri che per l’occasione ha presentato anche una delle attività che verranno svolte, nell’ottica di informare il grande pubblico, durante l’anno di festeggiamenti del centenario del CNR. Si tratta di una serie radiofonica (diffusa sul web) in 8 puntate dedicata ai progressi scientifici che si sono attuati nel corso della storia; un podcast realizzato dallo stesso Massimo Sideri, che narra la storia dei protagonisti e delle grandi invenzioni e scoperte scientifiche del nostro Paese. Il titolo è “Geni invisibili”, poiché mette in luce proprio i fatti scientifici meno noti o di cui si parla a volte a sproposito e senza interpellare fonti accreditate. In particolare si parlerà del Microprocessore con Federico Faggin, del grafene con Vittorio Pellegrini, del vuoto con Carlo Ratti, del mito dei marziani e di Marte con Valentina Sumini, delle biotecnologie con Claudio Bordignon, della robotica con Maria Chiara Carrozza, dell’elicottero con Carlo Cavazzoni e del pianoforte.

Per seguire tutti gli eventi dell’anno del centenario del CNR è stato creato un apposito portale: https://centenario.cnr.it/. Vi sono elencate tutte le iniziative previste e le modalità di partecipazione del pubblico.

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