Ambiente Imprenditoria

Inquinamento atmosferico, il monitoraggio con le api

Un innovativo progetto di monitoraggio integrato per valutare la qualità dell’aria e il livello di inquinamento atmosferico grazie all’aiuto delle api

I danni prodotti dall’inquinamento atmosferico dovrebbero ormai essere ben noti: gli effetti sulla nostra salute riguardano soprattutto l’apparato respiratorio e cardiovascolare, tanto è vero che l’OMS (Organizzazione mondiale della sanità) nelle sue linee guida associa alla cattiva qualità dell’aria circa 7 milioni di morti premature l’anno in tutto il mondo, di cui 400.000 in Europa. Monitorare la qualità dell’aria è dunque di fondamentale importanza e il ruolo delle api in questo senso è di rilevanza scientifica ormai nota. Per questa ragione sta partendo in questi giorni il progetto sperimentale Bees for Integrated Air Quality Monitoring (Api per il monitoraggio integrato della qualità dell’aria) che vede coinvolto il Centro di Agricoltura e Ambiente del CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria).

foto di repertorio di un sito industriale

Il progetto sperimentale
Il progetto verrà realizzato in un sito industriale ad Ovest di Ravenna proprio per monitorare la qualità dell’aria di un sito di questo tipo. Prevede l’integrazione delle tecniche di campionamento e analisi chimica degli agenti inquinanti dal punto di vista ambientale, sanitario e olfattivo con il bio-monitoraggio effettuato con le api. La funzione delle api è quella di indicatore biologico poiché sono in grado di mostrare il deterioramento dell’ambiente in cui vivono attraverso tre segnali: l’alta mortalità, i disturbi dello sviluppo demografico della colonia e i residui che si possono riscontrare nei loro corpi o nei prodotti dell’alveare. Per il progetto sperimentale verranno utilizzati sei alveari, tre per ognuna delle due postazioni di monitoraggio individuate. I ricercatori del CREA effettueranno i campionamenti sia delle api bottinatrici in entrata, sia del miele di recente importazione. Il numero relativamente basso delle api prelevate non avrà alcuna conseguenza per lo sviluppo degli alveari.

La durata del progetto sull’inquinamento atmosferico
I campionamenti e le analisi per determinare la presenza di inquinanti ambientali saranno effettuati quattro volte all’anno: a fine aprile – inizio maggio; a fine maggio – inizio giugno; a fine luglio – inizio agosto; a fine settembre – inizio ottobre. Gli alveari verranno visitati per rilevarne la forza (in termini di quantità di api adulte), la covata, la consistenza delle scorte di cibo e la presenza di eventuali segni di patologie. Bees for Integrated Air Quality Monitoring durerà un anno: da marzo 2023 a marzo 2024. Nato dalla collaborazione tra la Società chimica SECAM Srl (che lo finanzia) con CIRSA (Centro Interdipartimentale di Ricerca per le Scienze Ambientali dell’Alma Mater), Università di Bologna e il CREA, ha l’obiettivo di fornire una conoscenza della qualità dell’aria più completa e a più ampio raggio, sia in termini di inquinanti presenti sia di estensione dell’inquinamento atmosferico.

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