Lavoro Normative

Aumenti in busta paga per chi ha redditi bassi

Pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge di conversione del Decreto Lavoro che prevede aumenti in busta paga per chi ha redditi inferiori ai 35.000 euro

Gli aumenti in busta paga arriveranno a 14 milioni di lavoratori grazie al taglio del 6% dei contributi a carico dei lavoratori subordinati (il cosiddetto cuneo fiscale) previsto dal Decreto Lavoro (DL 48/2023) per la cui conversione in Legge il Governo ha chiesto la Fiducia.

La nuova Legge
Il Decreto Lavoro “misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro” è stato convertito con modificazioni nella Legge n. 85/2023 il 3 luglio ed è ora pubblicato in Gazzetta Ufficiale (https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2023-07-03&atto.codiceRedazionale=23G00095&elenco30giorni=false) e dunque operativo a tutti gli effetti. Prevede, tra l’altro, il taglio di sei punti percentuali dell’aliquota contributiva a carico dei lavoratori subordinati che guadagnano fino a 35mila euro lordi annui per i periodi di paga da luglio a dicembre 2023. Mentre è del 7% il taglio per chi guadagna meno di 25mila euro.
La Legge pubblicata riporta in allegato solo le modifiche apportate al Decreto Lavoro, di cui abbiamo parlato in precedenza (https://www.donnainaffari.it/2023/05/accesso-al-mondo-del-lavoro/).

Il commento della Ministra del Lavoro
“Grazie a questo intervento sosteniamo il potere di acquisto delle famiglie con il taglio del cuneo contributivo e rispondiamo, in maniera più inclusiva, con concretezza alle loro necessità” commenta la Ministra del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Calderone. “La legge si prefigge l’obiettivo di promuovere il lavoro, accompagnare le persone attraverso la formazione e sostenere le fragilità con interventi come il nuovo assegno di inclusione. Gli ultimi dati dell’Istat – che segnano un saldo positivo di 383mila occupati in più in un anno – confermano che siamo sulla strada giusta. Il nostro impegno è quello di continuare a lavorare per migliorare l’incrocio fra domanda e offerta di lavoro e la qualità del lavoro, a favore di una maggiore sicurezza e di retribuzioni migliori”.

Potrebbe interessarti