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A Perugia il corso universitario sull’economia circolare

L’Università degli studi di Perugia lancia un nuovo corso sulla gestione sostenibile dei rifiuti e l’economia circolare

Presentato il corso “Biowaste Valorization and Circular Economy”, che punta alla sostenibilità nella gestione dei rifiuti e all’economia circolare.

Economia circolare, un grosso passo avanti
Si tratta di un corso di formazione permanente continua ed è finalizzato a “fornire le conoscenze teoriche e l’approccio pratico necessari alla gestione sostenibile dei rifiuti organici e delle biomasse di scarto, per la costruzione di filiere innovative in un’ottica di economia circolare”. L’iniziativa, frutto del Centro Interistituzionale di Studi e Alta Formazione in materia di Ambiente (CISAFA) istituito dall’Università degli Studi di Perugia e dall’Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpa), rappresenta un grosso passo avanti lungo la via green che ci porterà in un futuro più sostenibile. Capire come far rivivere e ricircolare i rifiuti organici e gli scarti è fondamentale in una società, come quella italiana, in cui tutti i Comuni sono alle prese con il problema dei rifiuti urbani (solidi e liquidi).

Formarsi e studiare nuove materie per trovare lavoro
Oggi chi si laurea deve conoscere nuove materie, avere un know how differente rispetto al passato. I posti di lavoro occupabili sono quelli green, le aziende cercano chi ha conoscenze al passo con i tempi e infatti, come evidenzia il prof. Fausto Elisei, Pro Rettore vicario dell’ateneo perugino “questo corso di formazione specialistica si inquadra nell’attività che l’Università degli Studi di Perugia sta ormai attuando da anni e riguardante la formazione di persone laureate che si devono inserire nel mondo del lavoro. C’è l’esigenza di dare una risposta ad attività specifiche, legate all’economia circolare che è una delle pratiche più importanti perché, in prospettiva, sono quelle che possono attuare anche un’innovazione nella produzione, nello smaltimento dei rifiuti, nell’attività produttiva del nostro Paese. Perciò siamo coinvolti nella selezione, individuazione e formazione di persone che già sono qualificate dal punto di vista professionale, ma che vogliono avere informazioni specifiche in settori molto vicini alla produzione”.

Il corso sull’economia circolare
“Il corso è finalizzato a fornire le conoscenze teoriche e l’approccio pratico riguardanti la gestione sostenibile di sottoprodotti e biomasse di scarto, per la costruzione di filiere innovative in un’ottica di economia circolare” spiega la coordinatrice, professoressa Debora Puglia. “Rappresenterà una risorsa sia per i professionisti e gli operatori pubblici chiamati ad operare nei processi di mutamento introdotti dagli obiettivi dell’economia circolare, sia per i neolaureati, con la costruzione di nuovi profili professionali specializzati”. Le conoscenze e le capacità teorico-pratiche che saranno acquisite al termine del corso prevedono tra l’altro l’approfondimento del piano d’azione europeo per l’economia circolare, le possibilità di recupero, riciclo e valorizzazione di scarti e prodotti organici a fine vita per la rigenerazione dei suoli, la preparazione di prodotti farmaceutici, nutraceutici e cosmetici, le tecniche di fitorimedio e plastificazione, e l’analisi di casi studio portati da aziende, con la relativa valutazione dell’impatto ambientale.

Economia circolare e ricerca
“Cercheremo di portare all’interno di questo corso le esperienze maturate nella ricerca soprattutto negli ultimi anni” aggiunge il prof. Giovanni Gigliotti, direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale (Dica). “Ecco perché lo abbiamo incentrato sulla frazione organica dei rifiuti; ecco perché lo abbiamo pensato nel senso della cosiddetta ‘bioraffineria’. Partendo da un rifiuto organico, l’idea è quella di recuperare tutto ciò che può essere recuperato: dalle molecole bioattive a quelle utilizzabili in farmaceutica e nutraceutica per giungere ai materiali innovativi e al recupero in agricoltura”. Produzione di energia, quindi. E non limitata al biometano. C’è infatti la possibilità di produrre il bioidrogeno: un settore estremamente attuale.

Info sul corso di economia circolare
Il corso avrà inizio il 29 settembre 2023 e durerà un mese, per un totale di 24 ore di lezione. Sarà coordinato dalla prof. Debora Puglia e i docenti saranno, fra gli altri, la prof. Luana Perioli e i professori Pietro Buzzini, Giovanni Gigliotti e Daniele Del Buono.

3 nuovi corsi di formazione universitaria
Con questo corso di formazione in economica circolare e valorizzazione dei “biorifiuti” si… chiude il cerchio dell’offerta formativa predisposta da Cisafa per l’anno accademico 2022/2023 e si apre alla progettazione di quella per l’anno accademico 2023/2024, quando – spiega il prof. Daniele Porena, direttore del Centro – saranno istituiti altri 3 nuovi corsi che affiancheranno la riedizione dei precedenti (tra i quali “Biowaste Valorization and Circular Economy”): una summer school in ‘Ambiente, sostenibilità e benessere psicologico. Modelli e strumenti per la progettazione e l’intervento psicologico’; un corso di formazione permanente continua in ‘Tecnici per la gestione sostenibile dei sistemi socio-ecologici’ e un corso di formazione permanente continua in ‘Gestione delle Comunità energetiche’.

Il terzo corso Arpa / Cisafa
“Questo è il terzo corso di formazione che noi riusciamo ad attuare con CISAFA ed è quello un po’ più vicino all’attività istituzionale di Arpa perché si tratta di un’attività di formazione a carattere tecnico-scientifico che riguarda la gestione dei rifiuti” sottolinea l’ingegnera Cristiana Simoncini. “È quindi particolarmente importante che Arpa sia presente in questo tipo di formazione accanto all’Università, perché la materia dei rifiuti è un’attività istituzionale dell’Agenzia: ce ne occupiamo in fase autorizzativa, in fase di controllo e in fase di elaborazione di dati e statistiche per la Regione Umbria. È un corso, inoltre, assolutamente pertinente rispetto al nostro ruolo di Agenzia. La presenza di Arpa nella gestione dei rifiuti rappresenta una sorta di ponte tra un’attività tradizionale di formazione e una formazione su tematiche innovative che, con questo corso specialistico è apportata dall’Università”.

Nella foto fornita dall’ufficio stampa, da sinistra: Daniele Porena, Debora Puglia, Fausto Elisei, Cristiana Simoncini, Giovanni Gigliotti

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