Raccolta firme in tutta Italia per la proposta di legge di iniziativa popolare per una governance d’impresa partecipata dai lavoratori
Economisti, giuslavoristi e sociologi del lavoro firmano il Manifesto a sostegno della legge per una governance d’impresa partecipata dai lavoratori mentre continua in tutta Italia la raccolta firme per l’iniziativa lanciata dalla Cisl in occasione della Festa della Partecipazione tenutasi il 14 e 15 ottobre 2023.
Partecipare all’impresa
Dovrebbe essere un valore aggiunto, tanto che diverse aziende hanno da tempo attivato una politica di ascolto delle idee dei propri dipendenti ma ancora non è stata sistematizzata in modo che diventi una regola e una formula vincente. Per questo la Cisl ha deciso di lanciare una raccolta firme per proporre in Parlamento una Legge di iniziativa popolare che disciplini la partecipazione gestionale, finanziaria e organizzativa dei lavoratori nelle aziende. La proposta nasce con l’intento di dare piena attuazione all’art. 46 della Costituzione che recita: “Ai fini della elevazione economica e sociale del lavoro e in armonia con le esigenze della produzione, la Repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende”.
Un’impresa partecipata dai lavoratori non è – spiega la Cisl – solo il vettore di uno sviluppo economico ma anche un mezzo per la realizzazione di un progresso sociale, un traguardo necessario per il completamento della democrazia.
La proposta di Legge sulla governance d’impresa partecipata dai lavoratori
Secondo la Cisl la Legge proposta potrebbe proporre effetti positivi come l’aumento dei salari, la qualità e stabilità del lavoro, una maggiore produttività e competitività, più sostenibilità sociale, nessuna delocalizzazione, più salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, più investimenti, una piena coesione sociale, il rientro delle imprese dall’estero. La proposta di Legge in allegato (Proposta-di-legge-di-iniziativa-popolare) è nata per promuovere un sistema economico e sociale alternativo sia al liberismo sia al dirigismo e si pone dunque in alternativa rispetto alle linee governative degli ultimi 70 anni in quanto – come dice il Manifesto firmato da tanti esponenti a supporto della proposta (Manifesto-Cisl-Partecipazione) – “In oltre settant’anni, non sono state approvate leggi in grado di liberare il potenziale sociale ed economico di questa disposizione [l’art. 46 della Costituzione, ndr]. Le rigide contrapposizioni ideologiche prima, l’affermazione di modelli manageriali ostili al coinvolgimento dei lavoratori poi e, infine, la linearità novecentesca della produzione e dell’organizzazione del lavoro si sono rivelati ostacoli insormontabili per le molte proposte che pure si sono succedute nei decenni.”
I tempi sono maturi per un’impresa partecipata dai lavoratori
Si legge sul Manifesto Cisl: “La situazione di oggi è diversa: sono già centinaia le buone pratiche di partecipazione dei lavoratori alla governance delle imprese, in ambito strategico, ma anche economico, organizzativo e consultivo; il livello di istruzione e competenze dei lavoratori è sempre più elevato; tanto la crisi economica derivante dal Covid, quanto quella causata dall’incremento dei costi energetici, hanno dimostrato ad associazioni datoriali e sindacati che la collaborazione è ben più feconda della dogmatica contrapposizione. Siamo convinti che i tempi siano maturi per dare seguito alle intuizioni dei padri costituenti e dei fondatori della CISL creando le condizioni strutturali per un nuovo rapporto tra capitale e lavoro, responsabile e generativo. Per questo abbiamo avviato una grande campagna di raccolta firme, per presentare al legislatore una legge di iniziativa popolare che intende disciplinare la partecipazione gestionale, finanziaria, organizzativa e consultiva dei lavoratori alle imprese”.
La festa della partecipazione
In occasione della Festa della Partecipazione (in particolare quella tenutasi nel Lazio, a Ferentino in provincia di Frosinone), il leader della Cisl Luigi Sbarra ha detto: “Le idee che qui affermiamo sono quelle di precari, donne, giovani, anziani: siamo qui per rappresentare le loro necessità, per contribuire a scrivere insieme una pagina storica per il nostro Paese, che avanza soluzioni vere, concrete. La partecipazione incrocia e può risolvere tutte le grandi sfide di questo tempo: salari insufficienti, investimenti assenti, produttività del lavoro stagnante, organizzazione del lavoro da innovare e rendere coerente con le esigenze di vita delle persone”.
La raccolta firme
“La nostra campagna per la raccolta firme sulla legge di iniziativa popolare sulla partecipazione organizzativa, finanziaria, gestionale, consultiva viaggia spedita con grande adesione ed interesse dei lavoratori, dei cittadini, del mondo economico ed accademico” ha sottolineato il leader Cisl. Tutti i cittadini iscritti nelle liste elettorali possono sostenere la proposta di legge recandosi con un documento di riconoscimento valido presso i punti allestiti per la raccolta: tutte le sedi CISL e i gazebo allestiti, di cui segue l’elenco: https://www.partecipazione.cisl.it/dove-si-firma.