Sociale Società

Boom di lavoratori over 50 in Italia

In un Paese che invecchia non possono non aumentare gli occupati “anziani”, i lavoratori over 50 in Italia ormai superano il 37%

I lavoratori over 50 in Italia erano il 21% nel 2005, il 27% nel 2012 e oggi sono arrivati al 37% per quello che l’Inapp (l’Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche) definisce un boom di lavoratori anziani.

Imprese e invecchiamento del personale
Secondo una recente rilevazione Inapp su un campione di 2.500 piccole e medie imprese, rappresentativo di oltre 150.000 PMI italiane, oltre il 20% degli imprenditori ha riscontrato l’invecchiamento del personale negli ultimi 5 anni. Tra questi, oltre il 28% considera l’aumento dell’età del personale uno svantaggio che potrebbe compromettere la capacità di gestire i carichi di lavoro o di impiegare nuove tecnologie, l’adattabilità a nuove mansioni e la disponibilità alla flessibilità di orario. Inoltre, il 41% valuta non adeguate le competenze digitali dei lavoratori in età più avanzata e più della metà ritiene che sarebbe utile svilupparle ulteriormente.

Sebastiano Fadda, pres. Inapp

Invecchiamento attivo
Al via la fase operativa dell’accordo triennale stipulato il 31 dicembre 2022 tra Inapp e Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento politiche della famiglia finalizzato alla collaborazione in materia di invecchiamento attivo, alla luce dell’adozione della Legge 33/2023 recante “Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane”. Tale collaborazione si colloca nel quadro dell’attuazione a livello nazionale della Strategia di attuazione del Piano di Azione internazionale di Madrid sull’Invecchiamento Attivo (MIPAA). La prima fase è consistita nell’individuare politiche e strategie di promozione dell’invecchiamento attivo capaci di soddisfare i bisogni e le necessità emergenti, alla luce dell’andamento demografico del Paese, anche in considerazione del fatto che i lavoratori over 50 (dai 50 ai 64 anni) sono solo uno degli aspetti dell’invecchiamento che saranno affrontati nell’ambito dell’accordo.

I non lavoratori over 50
L’indagine Inapp-Plus 2022 evidenzia che tra gli over 50 in età lavorativa ma inattivi e non ancora pensionati il principale motivo di abbandono o perdita dell’ultimo impiego è stato l’impegno nell’assistenza ai familiari (31%), in particolare la cura dei figli (27%) e che nella medesima classe di età sono il 52% coloro che cercano ininterrottamente lavoro da più di un anno.

E dopo i 64?
I dati della Sorveglianza Passi d’argento evidenziano che il 18% degli over 64 si prende cura dei conviventi, il 13% di familiari o amici con cui non vive, il 4% partecipa ad attività di volontariato. La disabilità interessa il 13% degli anziani (41% degli over 84) ed è più frequente fra le donne e le persone svantaggiate per condizione economica o basso livello di istruzione. Il 15% degli anziani vive in situazioni di isolamento sociale, senza incontrare o parlare al telefono con qualcuno, né partecipare ad attività con altre persone nell’arco di un’intera settimana. Disabilità e isolamento sono le cause principali di sintomi depressivi (9%) e insoddisfazione (18%) per gli anziani.
Il quadro che emerge esprime complessità che le politiche e le misure di sostegno all’invecchiamento attivo si propongono di affrontare senza prescindere dalle principali determinanti di diseguaglianza economica e sociale, a partire dall’approccio di genere.

Potrebbe interessarti