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Furti in casa, pubblicato il Rapporto

Sono 9 milioni gli italiani vittime di furti in casa. Lo rivela il II Rapporto dell’Osservatorio sulla Sicurezza della Casa effettuato dal Censis e Verisure Italia

Il 18,7% della popolazione ha subito furti in casa, il 52,8% teme di subirli. Ma la situazione non è la stessa in tutti i territori: nella classifica del primo Indice Regionale della Sicurezza Domestica il Lazio è all’ultimo posto e le Marche al primo.

Furti in casa, il reato che spaventa di più
Le vicende di cronaca nera riportate dalla stampa alimentano o danno un fondamento a quella che è la prima paura degli italiani: subire furti in casa. Non tanto per il furto in sé quanto per la possibilità di subire violenze e maltrattamenti dai ladri (che a volte arrivano ad uccidere per poche centinaia di euro) che penetrano nelle abitazioni mentre si è tranquilli al loro interno. Diamo questa lettura dei dati rilevati dall’Osservatorio sulla Sicurezza della Casa di Verisure Italia realizzato dal Censis con il contributo del Servizio Analisi Criminale del Ministero degli Interni. Basti pensare che se il furto in casa è il reato che fa più paura, che il 52,8% degli italiani mette in cima, le percentuali raggiungono il 58,6% tra chi vive in un’abitazione singola o in una villetta e il 57,6% tra gli anziani.

La diffusione dei furti in casa
In effetti, il furto in casa è un’esperienza molto diffusa: 9 milioni di italiani (il 18,7% del totale) ne hanno subito almeno uno e il 44,5% della popolazione conosce vicini e amici che sono stati vittime di intrusioni all’interno delle mura domestiche. Il 2° Rapporto dell’Osservatorio sulla Sicurezza della Casa intitolato «La casa che vorrei. Spazio sicuro e che rassicura», evidenzia che nel 2022 sono stati commessi complessivamente 135.447 furti e rapine in abitazione, con un aumento rispetto all’anno precedente del 7,2%. Anche se siamo fortunatamente lontani dai numeri pre-Covid e dai valori di inizio decennio: tra il 2013 e il 2022 si registra, infatti, una diminuzione del 46,9% delle rapine e dei furti in casa.

I territori con più furti in casa
Anche se ha più paura dei furti in casa chi abita isolato, la verità è che questi reati si concentrano soprattutto nelle grandi aree metropolitane. Al primo posto c’è Roma, dove nel 2022 sono avvenuti 11.600 furti in abitazione, pari all’8,7% del totale nazionale. Seguono Milano con 9.081 furti (il 6,8%) e Torino con 5.875 (il 4,4%). In queste tre città metropolitane si concentra il 20% di tutti i furti nelle abitazioni commessi in un anno in Italia. Ma attenzione: sorprendentemente, se si fa un’analisi più approfondita e si considera l’incidenza dei furti rispetto alla popolazione residente, al primo posto in realtà si colloca Bologna con 35,7 reati di questo tipo ogni 10.000 residenti, seguita da Firenze (33,7 per 10.000 abitanti) e Venezia (33,5).

La sicurezza in casa
Il primo Indice della sicurezza domestica a livello regionale, elaborato dal Censis per Verisure Italia, consente di posizionare le regioni italiane in una scala che va dalla più sicura, dove è minore la probabilità di rimanere vittima di un reato e quindi i cittadini si sentono più sicuri, fino alla regione meno sicura, dove l’effettiva possibilità di incorrere in un evento pericoloso all’interno della propria abitazione e l’allarme sociale sono più elevati. Al primo posto nella graduatoria regionale della sicurezza domestica si collocano le Marche, con un valore dell’indice di 117,3 su base 100. Seguono il Friuli-Venezia Giulia (111,9) e il Trentino-Alto Adige (111,7). All’ultimo posto per livello di sicurezza domestica reale e percepita si posiziona il Lazio, con un valore dell’indice pari a 73,8, preceduto da Campania (82,4) e Puglia (89,8). Diciassettesima è la Lombardia, con 93,3 punti.

Gli investimenti per la sicurezza
Il 76,1% degli italiani è convinto che i sistemi di sicurezza sono utili perché scoraggiano i ladri ad entrare in casa e il 75,4% che possedere sistemi di sicurezza a difesa della propria abitazione fa stare più tranquilli e vivere più sereni. Di conseguenza, la metà della popolazione (il 50,6% del totale) è intenzionata a investire di più nei prossimi anni per la sicurezza domestica. Quello che richiedono a un sistema di sicurezza è, al primo posto (per il 94,4% della popolazione), la capacità di un sistema di rilevare un tentativo di furto o un’intrusione prima che avvengano. La semplicità di utilizzo è la caratteristica principale che deve avere un sistema di allarme, segnalata dal 36,3% degli italiani. Segue l’assistenza gratuita nelle diverse fasi di vita del prodotto, menzionata dal 23,7%.

La sicurezza in casa
“La casa è il bene più prezioso che abbiamo, è uno spazio vitale in cui si esprimono attività quotidiane sempre più diversificate e complesse” spiega Massimiliano Valerii, direttore generale del Censis. «Ecco perché la sicurezza domestica è una componente fondamentale della nostra qualità della vita e del benessere individuale, cui siamo disposti a destinare sempre più risorse, pur di vivere meglio e più tranquilli”. Ed è proprio verso questo obiettivo che il mercato della protezione domestica si sta muovendo, per potenziare al massimo le capacità predittive dei sistemi di allarme, in modo da creare sistemi integrati con la Centrale operativa che prevedano una serie di barriere all’ingresso. L’Osservatorio sulla Sicurezza della Casa rappresenta “un’analisi e un’interpretazione minuta dei cambiamenti che sono in atto nella società italiana riguardo al valore attribuito alla casa e alla sicurezza, per informare, prevenire e presentare soluzioni innovative” sottolinea Stefan Konrad, managing director di Verisure Italia. “È dedicato a istituzioni, addetti ai lavori e a chiunque voglia informarsi sul tema. Ci mettiamo così al servizio delle persone e della società per innalzare il livello di sicurezza reale e percepita dagli italiani”.

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