Panchine rosse in tutte le ambasciate italiane nel mondo. La decisione del Governo di aderire al progetto degli Stati Generali delle Donne
Il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha chiesto alla Farnesina di prepararsi a installare panchine rosse in ogni ambasciata d’Italia nel mondo. Grazie all’impulso del Segretario Generale, l’Ambasciata a Niamey in Niger è stata la prima a dare seguito alle indicazioni del Ministro Tajani.
Il progetto delle Panchine rosse
L’iniziativa delle Panchine rosse contro il femminicidio e la violenza sulle donne ideata dal movimento degli Stati Generali delle Donne anni fa per “non dimenticare, per costruire un percorso di sensibilizzazione, per promuovere e sostenere azioni concrete con le istituzioni, i Comuni, le associazioni, le scuole, le famiglie, le aziende, la società civile tutta” è un simbolo e un marchio registrato. Il significato, come spiega la coordinatrice del Movimento, Isa Maggi, è: Il mio posto è vuoto ma io sono qui, sono questa PanchinaRossa™ come il mio sangue versato. Sono qui per ricordare che il femminicidio e la violenza sulle donne, fisica, psicologica, economica, lo stalking non devono più esistere. Fermati, siediti. Agisci: Colora una PanchinaRossa™. Panchine rosse™ è un marchio registrato dalla sua nascita (MiSE Reg. 302019000091224) il cui uso è concesso a titolo gratuito, previa richiesta di installazione della panchina a isa.maggi.statigeneralidonne@gmail.com e Stati Generali delle Donne HUB diffida qualsiasi persona, associazione o ente a richiedere compensi, quote associative o donazioni per il posizionamento della Panchina Rossa o l’uso del marchio che possa indurre in confusione. Gli illeciti verranno perseguiti nei termini di legge.
L’adesione del Governo
“L’Italia deve mobilitarsi in prima linea per promuovere l’uguaglianza di genere e l’emancipazione femminile, in particolar modo per prevenire e contrastare ogni forma di violenza e anche discriminazione a danno delle donne” ha dichiarato il ministro Tajani in occasione della Giornata internazionale dei diritti delle donne. “Per questo anche nel nostro ministero e in ogni ambasciata deve entrare il simbolo delle panchine rosse. La panchina rossa è un simbolo, il posto vuoto lasciato nella società da una donna vittima di femminicidio: dobbiamo sederci su quelle panchine e dare il nostro sostegno alle donne, contro la violenza ma anche contro la semplice discriminazione”.
La solidarietà
Il Ministero degli Affari esteri già nello scorso novembre aveva dedicato a Giulia Cecchettin – la 22enne scomparsa in Veneto insieme all’ex fidanzato e trovata cadavere 7 giorni dopo – alcune borse di studio per giovani non italiani che intendano studiare in Italia. “Ho ritenuto di dedicare a lei una serie di borse di studio per giovani che verranno a studiare nel nostro Paese e che sognano di fare quello che sognava di fare Giulia” aveva detto il ministro il 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Ora, in occasione dell’8 marzo, Tajani conferma anche la solidarietà sua personale e di tutti i diplomatici italiani “alle donne, ragazze e bambine che vivono in aree di crisi e di conflitto, nonché alle donne e ragazze che rivendicano, con coraggio, il loro diritto a partecipare alla vita politica, economica, sociale e culturale del loro Paese”. Inoltre, il Ministro ha evidenziato come “la Presidenza italiana del G7 intenda promuovere, nella filiera sviluppo, azioni concrete con particolare attenzione all’Africa, coerenti con il Piano Mattei”. Nello specifico, il Governo italiano mira a sostenere i partner africani nello sviluppo del potenziale delle donne africane e del loro contributo alla crescita economica del continente, per “assicurare la libertà da ogni forma di discriminazione e violenza di genere, promuovere l’empowerment femminile e rafforzare il ruolo delle donne e delle ragazze nella risposta ai cambiamenti climatici”.