Campagna antiviolenza

Come affrontare il fenomeno della violenza di genere?

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In Trentino adottato un “decalogo” pensato per operatori sanitari, forze dell’ordine, enti e istituzioni

Che cosa fanno istituzioni e strutture pubbliche, dalle forze dell’ordine al personale medico-sanitario fino agli assistenti sociali, quando si trovano ad affrontare un caso di violenza su una donna? E’ possibile migliorare le prassi già esistenti, attraverso una sempre più stretta collaborazione fra tutti i soggetti interessati?

Queste le domande a cui cercano risposta le Linee guida per il contrasto alla violenza sulle donne, oggetto di una intesa sottoscritta nella sede della Provincia di Trento, alla presenza di Donata Borgonovo Re, assessora provinciale alla salute, e di Sara Ferrari, assessora provinciale alle pari opportunità, da Provincia autonoma di Trento, Commissariato del Governo, Procura della repubblica presso i Tribunali di Trento e Rovereto, Consiglio delle autonomie locali, Azienda provinciale per i Servizi Sanitari, Ordine degli Assistenti Sociali della Regione Trentino-Alto Adige.

Un altro passo avanti sul fronte di quel “fare assieme” già sancito da una legge provinciale, la 6 del marzo 2010, e da un Protocollo d’intesa sottoscritto nel 2013. La convinzione comune è che ognuno deve sapere come opera l’altro: ad esempio, gli assistenti sociali devono avere ben chiaro come avviene la ricezione di una denuncia presso gli uffici di Polizia di Stato o i Carabinieri, questi ultimi a loro volta quali sono le procedure seguite dall’Azienda sanitaria nell’erogare l’assistenza sanitaria alla donna, o ancora, quali sono i soggetti da contattare nell’ambito della Rete contro la violenza sulle donne-Iris, che raccoglie tutte le realtà e le associazioni del privato-sociale che operano sul territorio e così via.

Lo strumento fondamentale, ad ogni livello, resta la formazione. Affinché tutti sappiano esattamente con che cosa hanno a che fare – la violenza sulle donne è ancora, troppo spesso, un fenomeno “nascosto” – e come farvi fronte. Sapendo di poter contare su preziosi alleati.

La realizzazione delle Linee guida adottate presso il palazzo della Provincia con la firma di un’apposita intesa istituzionale, rientra tra gli obiettivi previsti dal programma operativo approvato dal Comitato per la tutela delle donne vittime di violenza al fine di dare attuazione alla legge provinciale 6 del 2010.

Destinate agli operatori e alle operatrici sanitarie, alle forze dell’ordine e agli assistenti sociali, esse nascono dall’esigenza di garantire una presa in carico qualificata ed omogenea delle donne che subiscono violenza su tutto il territorio provinciale.

“Consegniamo agli operatori che quotidianamente si trovano ad affrontare situazioni di violenza di genere” ha detto l’assessora provinciale alla Salute e solidarietà sociale Donata Borgonovo Re nel presentare l’intesa “uno strumento di lavoro che consentirà loro di muoversi, in un ambito così delicato, con forme e modalità comuni. Queste linee guida rappresentano la sintesi di un lavoro complesso, svolto da un gruppo che ha riunito più professionalità, in rappresentanza di mondi diversi, che hanno saputo trovare un linguaggio condiviso». «Se le istituzioni sanno fare fronte comune” ha concluso l’assessora Borgonovo Re “riescono spesso a costruire gli strumenti più idonei per approcciare efficacemente i problemi”.

“Si tratta di una tappa importante” ha aggiunto l’assessora provinciale alle Pari opportunità Sara Ferrari “nell’ambito di un percorso iniziato nella scorsa legislatura, quando il Consiglio provinciale approvò la legge che metteva in campo una serie di azioni per contrastare la violenza di genere. In questo percorso rientrano anche alcune decisioni adottate dalla Giunta provinciale nella prima parte della legislatura, come la strutturazione dei corsi di educazione alla relazione di genere nelle scuole o la creazione del fondo di solidarietà per le donne vittime di violenza che intendono intraprendere una causa giudiziaria”. (N.R.)

 

pdf Leggi il testo del protocollo d’intesa firmato a Trento contro la violenza sulle donne

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