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Acquacoltura, il Crea presenta l’indagine sui consumatori

barche da pesca ancorate

In occasione di Aquafarm, l’evento sui temi dell’acquacoltura e dell’industria della pesca del Mediterraneo tenutosi a Pordenone, l’Ente di ricerca sull’agroalimentare CREA ha presentato l’indagine sulle abitudini dei consumatori italiani

L’indagine presentata dal CREA è stata avviata nel 2017 ed è tutt’ora in corso. Il questionario sui consumi dei prodotti di acquacoltura (allevamento e pesca di animali acquatici, dalle cozze alle vongole, dalle trote ai salmoni) ha raggiunto 8.236 risposte. É stato distribuito attraverso i social media e con la collaborazione delle Associazioni dei consumatori e di alcuni supermercati. Sebbene le risposte siano pervenute da tutta Italia, la maggioranza (più del 70%) provengono dal centro-nord Italia.

Il CREA, il principale Ente di ricerca italiano sull’agroalimentare, ha presentato i primi risultati dell’indagine durante la terza edizione di Aquafarm, l’evento internazionale sui temi: acquacoltura, algocoltura ed industria della pesca del Mediterraneo. I ricercatori del CREA – sezione Zootecnia e Acquacoltura Domitilla Pulcini e Fabrizio Capoccioni sono intervenuti il 14 febbraio nella sessione dedicata agli “Ingredienti per garantire un’alimentazione sana e sicura – Dalla trasformazione del pesce allevato, alle scelte di GDO e HoReCa, a quelle dei consumatori. Cosa arriva nei piatti?”, con una relazione intitolata “I prodotti di acquacoltura: consapevolezza del consumatore italiano, abitudini di acquisto e consumo”.

Le risposte confermano il crescente interesse degli italiani per i prodotti di acquacoltura: oltre il 30% del campione li acquista circa una volta al mese, il 74% ne consuma mediamente quasi 2 chili/settimana e la spesa per i prodotti di acquacoltura, per metà del campione, oscilla fra i 20 e i 50 euro al mese. I luoghi preferiti di acquisto rimangono supermercati (87%) e pescherie (42%) rispetto ai gruppi di acquisto, alla vendita diretta o anche online (0,4%).

Cosa preferisce il consumatore

I prodotti allevati freschi sono quelli maggiormente acquistati (84%) rispetto a quelli surgelati, decongelati o in scatola. Il pesce marino rappresenta il prodotto d’allevamento prevalentemente acquistato (77%), seguito dai molluschi (48%), crostacei (37%) e dal pesce d’acqua dolce (31%).

Dall’indagine emerge una maggiore consapevolezza verso i prodotti allevati con metodi sostenibili, tra i quali i prodotti biologici, che vengono acquistati spesso (5%) o saltuariamente (23%) ma la tendenza del mercato verso prodotti d’allevamento sostenibili è chiara poiché il 52% del campione degli intervistati ha dichiarato di essere disposto a pagare un prezzo maggiore per prodotti di acquacoltura biologica.
Le motivazioni alla base della scelta biologico sono:
– assenza di antibiotici durante il processo di allevamento (58%)
– maggiore controllo lungo tutta la filiera (47%)
– basso impatto ambientale (34%).

Comprendere meglio le abitudini dei consumatori nei confronti dei prodotti dell’acquacoltura consentirà alle imprese del settore di definire strategie più mirate sia dal punto di vista delle politiche a sostegno delle produzioni sia del marketing, favorendo un aumento dei consumi.

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