Dalle Regioni Toscana

Toscana, 264 milioni per ripartire dopo l’emergenza

Accordo tra Governo e Regione Toscana per consentire alle imprese di ripartire dopo l’emergenza grazie alla rimodulazione dei fondi europei

Per ripartire dopo l’emergenza la Toscana, a seguito di un accordo con il governo e in particolare con il Ministro per la coesione territoriale Giuseppe Provenzano, rimodula una parte dei fondi europei per utilizzarli per fare fronte alla crisi. Sono più di 264 milioni di euro di cui 141 per sostenere l’economia.

Contributi a fondo perduto per le PMI per ripartire dopo l’emergenza
Per ripartire dopo l’emergenza da Coronavirus, l’intervento di maggior spessore è rappresentato da 115 milioni per contributi a fondo perduto delle PMI che abbiano sostenuto, a partire da febbraio 2020, investimenti materiali ed immateriali. Sono previsti anche interventi di sostegno alla digitalizzazione (10 milioni), alle realtà operanti nelle aree interne (6 milioni) e per il sostegno delle aziende del turismo che più hanno risentito della crisi (7 milioni).

Ulteriori fondi per ripartire dopo l’emergenza
Per il settore turistico ci sono ulteriori 10 milioni che non fanno parte della riprogrammazione. Sono a disposizione per sostenere campagne promozionali di promozione (anche su Donna in Affari) e per valorizzare le politiche di ambito territoriale. Inoltre, la giunta ha già dato il via a misure di sostegno per l’accesso al credito per un valore di 10 milioni, anch’essi non ricompresi nella riprogrammazione.

Il piano di ricostruzione toscano per ripartire dopo l’emergenza
Parte da qui, con risorse Fesr e Fse in funzione anticrisi, il piano di ‘ricostruzione’ toscano, che punta, attraverso gli investimenti pubblici e il sostegno a quelli privati, a “recuperare la capacità produttiva persa e a dare nuovo slancio all’economia” spiegano gli assessori al bilancio Vittorio Bugli e alle attività produttive Stefano Ciuoffo.

Gli altri fondi europei riprogrammati per ripartire dopo l’emergenza
Dei fondi europei riprogrammati, 70 milioni saranno destinati all’emergenza sanitaria: 10 per realizzare programmi di telemedicina per cronici cardiopatici e 60 per coprire le maggiori spese sostenute in questi mesi (stipendi del personale, incentivi, acquisto di tute e mascherine).
30 milioni sono destinati al sostegno delle fasce di popolazione a rischio, per esempio con aiuti alimentari destinati ai piccoli comuni.
13 milioni saranno invece indirizzati ai lavoratori del settore privato e con figli piccoli fino a sei anni, per aiutarli a conciliare famiglia e lavoro, e 5,7 milioni di indennità per i tirocini sospesi.
5 milioni saranno investiti su scuola e formazione: 3,7 milioni per l’acquisto di attrezzature e 1,3 per le competenze digitali. Altri 4,83 per l’edilizia scolastica arriveranno dal bilancio regionale in sede di assestamento.

I commenti dei due assessori
“Questa manovra si è resa possibile grazie ad un confronto stringente con il governo” commenta l’assessore Bugli “e ci permette di destinare risorse in tempi brevi verso questi settori che più hanno risentito degli effetti della pandemia. Abbiamo infatti deciso, con la riprogrammazione, di destinare risorse su cinque priorità, in sintonia con quelle indicate anche dall’Unione Europea”.
“Si tratta di un intervento rilevante per l’importanza delle cifre messe in campo” aggiunge l’assessore alle attività produttive Stefano Ciuoffo “e per la capacità di utilizzare strumenti come i fondi europei per fronteggiare l’attuale crisi. Per la prima volta le agevolazioni a favore delle imprese, che nel complesso ammontano a quasi 200 milioni, saranno in buona parte sotto forma di contributi in conto capitale. Un pacchetto consistente di aiuti che saranno uno strumento insostituibile per la ripresa”.

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