Fisco e norme

La digitalizzazione della PA

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Per la crescita dell’economia italiana e l’innovazione del Sistema Paese è necessario che la Pubblica Amministrazione vada incontro alle aziende e ai cittadini attraverso strumenti diversi, come la fatturazione elettronica o la digitalizzazione dei pagamenti

Sapete che sarebbe possibile evitare oltre 5 milioni di giornate di ricovero se si usassero sistemi digitali come il tele-monitoraggio, la tele-assistenza o la Cartella clinica elettronica? E questo è un esempio soltanto, ma quanto sarebbe più facile per il cittadino e per le aziende pagare con il metodo digitale il bollo dell’auto, la Tares, le tasse scolastiche, il ticket sanitario, le multe, ecc.? L’e-payment farebbe risparmiare tempo e denaro ai contribuenti ma finora viene utilizzato solo nell’1% dei casi. Il motivo? Semplicemente la disinformazione e la disapplicazione di queste facilitazioni. La Pubblica Amministrazione non si muove, il cittadino non si informa e tutti restano bloccati. Come si può parlare di Smart City (città intelligenti) se non vengono forniti gli strumenti per il loro sviluppo? La digitalizzazione può interessare tutti gli ambiti della vivibilità di una città: illuminazione pubblica, mobilità, servizi turistici, sicurezza, ambiente, ecc. Rappresenterebbe un grande vantaggio per tutti: cittadini, aziende e Pubblica amministrazione stessa. Permetterebbe infatti di vivere meglio e di risparmiare in termini di tempo, denaro e salute psico-fisica.

Per comprendere e divulgare le grandi opportunità dell’innovazione digitale per lo Stato è stata stretta una partnership strategica fra Forum PA (la società di comunicazione e consulenza che da 25 anni accompagna le Pubbliche Amministrazioni nei processi di modernizzazione) e gli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano (punto di riferimento in Italia nell’analisi, nella conoscenza e nella divulgazione di dati e temi dell’innovazione digitale). Primo passo delle due società partner sarà la creazione di iniziative comuni nell’ambito della prossima manifestazione FORUM PA 2015 in programma al Palazzo dei Congressi di Roma da martedì 26 a giovedì 28 maggio (orario continuato 9,00-18,00). In programma per questa XXVI edizione c’è già un ciclo di focus tematici in cui amministrazioni e imprese, partendo dalle basi scientifiche messe a disposizione dagli Osservatori, si confronteranno su come l’innovazione tecnologica si diffonde nella PA e con quali caratteristiche. L’analisi delle best practices e delle soluzioni disponibili permetterà ai responsabili dell’amministrazione e ai vertici aziendali di fare il punto sullo stato di attuazione nei diversi ambiti, dall’utilizzo dei Big Data al Cloud Computing per la PA, dallo sviluppo dell’e-Procurement ai processi di Dematerializzazione e Fatturazione elettronica, dall’adozione di sistemi IOT (Internet of Things) all’Innovazione digitale in Sanità.

“Questo accordo” spiega Carlo Mochi Sismondi, Presidente di Forum PA, “ci consente di mettere a sistema un patrimonio culturale, informativo e relazionale che su questi temi probabilmente non ha pari in Italia, permettendoci di fornire un contributo determinante per lo sviluppo dell’innovazione nel settore pubblico”.
Scopo della partnership è quello di fornire ai responsabili delle PA e ai player che sono coinvolti nel processo di trasformazione digitale “un percorso di condivisione, confronto, ricerca ed elaborazione che permetta al Paese di passare finalmente dalla fase della regolamentazione e quella dell’execution per non perdere le grandi sfide a cui è chiamato su questi temi”.
La partnership si concretizzerà attraverso la condivisione dei dati, dei risultati delle ricerche e degli strumenti delle due realtà: un percorso che vedrà l’organizzazione di eventi e la pubblicazione di materiali durante tutto l’anno.
Come dice Alessandro Perego, Coordinatore del Comitato Scientifico degli Osservatori, “la partnership raccorda una serie di strumenti importanti per abilitare l’attuazione dei piani di semplificazione e trasparenza nella Pubblica Amministrazione e – in una prospettiva più ampia – di trasformazione sociale ed economica del Paese attraverso il digitale”.

(D.M.)

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