Lavoro Sicurezza

Sicurezza dei lavoratori in cantiere

Esiste una figura professionale specifica, con apposita laurea e iscrizione a un Ordine, che si occupa della sicurezza dei lavoratori in cantiere

Nelle scorse settimane, l’ennesimo incidente sul lavoro che ha causato la morte di alcune persone ha sollevato un dibattito su chi dovesse garantire la sicurezza dei lavoratori in cantiere. Infatti, quando si pensa a un cantiere, l’associazione di idee porta a considerare gli ingegneri come responsabili della sicurezza ma in realtà non è questa la figura preposta alla sicurezza dei lavoratori in cantiere. Esiste infatti uno specifico corso di laurea che porta alla professionalizzazione in questo particolare campo e un Ordine che garantisce che gli iscritti applichino con competenza le regole della propria professione, alla quale sono abilitati responsabilmente. Dunque alla domanda su chi si deve occupare della sicurezza dei lavoratori in cantiere la risposta è semplice: i Tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro (TPALL).

Il lavoro dei TPALL
I Tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro sono i professionisti sanitari, laureati e abilitati, responsabili nell’ambito delle proprie competenze di tutte le attività di prevenzione, verifica e controllo in materia di igiene e sicurezza ambientale nei luoghi di lavoro, ivi compresi i cantieri. Non solo svolgono attività specialistica di medicina del lavoro, di igiene e tossicologia industriale, ma evidenziano i potenziali fattori di nocività ambientale presenti sui luoghi di lavoro e sui territori, svolgono attività per la prevenzione di incidenti sul luogo di lavoro, verificano periodicamente gli impianti elettrici di messa a terra, gli impianti di protezione contro le scariche atmosferiche, gli impianti elettrici in luoghi con pericolo di esplosione e incendio, gli ascensori e i montacarichi, gli apparecchi di sollevamento e quelli in pressione. La loro attività in ambito pubblico o privato consiste anche nell’elaborare piani di autocontrollo e redazione dei documenti di valutazione dei rischi a supporto delle imprese (edili e non). In generale svolgono tutte le attività connesse alla gestione e sicurezza degli ambienti di lavoro. Comprese quelle per la sicurezza dei lavoratori in cantiere. Spetta dunque ai TPALL valutare i rischi presenti nei luoghi di lavoro, individuando le misure preventive e protettive da adottare per il contenimento dei rischi. Spetta a loro… se li si coinvolgono. Ma troppo spesso questo non succede.

Il mancato coinvolgimento di chi ha le competenze
Le attività formative, i corsi universitari, i regolamenti vanno avanti e sono sempre congruenti con l’evoluzione del lavoro e della società. Per questa ragione la laurea che dà le competenze per la sicurezza nei luoghi di lavoro esiste, come esiste un Albo professionale: si tratta dell’Albo Nazionale dei Tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro (TPALL) e afferisce alla FNO TSRM e PSTRP (Federazione nazionale degli Ordini dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione). La Commissione di albo nazionale dei Tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro ha più volte sollecitato le Istituzioni, con iniziative, proposte e richieste di audizione, affinché si attivassero in maniera concreta per risolvere il problema del non coinvolgimento della giusta figura per la prevenzione degli incidenti nei luoghi di lavoro.

Una questione di cultura
Ogni giorno – spiegano i rappresentanti della Commissione di Albo nazionale in una nota – nel nostro Paese ci sono persone che non fanno ritorno a casa; “ogni giorno ci sono persone che subiscono gravi infortuni o che si ammalano lavorando. La salute e sicurezza sul lavoro è un tema quotidiano che implica la responsabilità diretta di tutti coloro che hanno ruoli decisionali e organizzativi. All’indomani di simili eventi drammatici [il crollo del cantiere di Firenze, ndr] sentiamo parlare di inasprimento delle sanzioni e di aumento dei controlli senza, invece, una reale analisi di quelli che dovrebbero essere gli interventi di prevenzione e le competenze necessarie al sistema lavoro. È una questione di valori! È una questione di cultura! I processi organizzativi e di lavoro, sempre più soggetti alla pressione dei tempi, dei capitolati, dei costi non possono prescindere dalla tutela della vita di ogni lavoratore”.

La sicurezza dei lavoratori in cantiere
La tragedia di Firenze, che ha visto altre 5 persone perdere la vita nell’esercizio di un diritto costituzionalmente riconosciuto come quello del lavoro, non può essere solo l’ennesimo momento per risvegliare temporaneamente le coscienze su una tematica importante come quella della salute e sicurezza sul lavoro. La sicurezza sul lavoro necessita di professionisti con competenze capaci di correlare gli aspetti tecnici, organizzativi e gestionali agli effetti che le scelte hanno sulla salute dei lavoratori. Le politiche che in questo ultimo periodo hanno portato ad assumere presso gli organi deputati alla vigilanza personale senza alcuna conoscenza certificata della sicurezza è fallimentare – continua la nota dei TPALL. Non devono essere tutelati gli ambienti di lavoro in quanto tali, ma in quanto contesti in cui i lavoratori mettono in gioco la propria salute. È dunque anche una questione di prevenzione, quella della salute e sicurezza dei lavoratori in cantiere. E per questo anche le Commissioni di albo dei TPALL dei 59 Ordini TSRM e PSTRP presenti su tutto il territorio nazionale hanno elaborato proposte funzionali al miglioramento del sistema salute e sicurezza sul lavoro sulla base delle competenze e delle esperienze che – quotidianamente – ciascun Tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro esprime nel proprio agire professionale sia attraverso l’attività ispettiva sia in qualità di consulente.

Il cordoglio e la richiesta
La Commissione d’Albo nazionale e le Commissioni territoriali sono unite nell’esprimere il pieno cordoglio e solidarietà alle famiglie delle vittime della tragedia avvenuta a Firenze e chiedono “con forza e determinazione di incontrare il Presidente del Consiglio dei Ministri e i Ministri competenti per condividere la nostra visione, quella di professionisti impegnati nella tutela della salute e sicurezza dei lavoratori”. La sicurezza dei lavoratori in cantiere insomma non può ricadere nelle competenze di un ingegnere sul quale ricade sì la sicurezza dell’opera che sta andando a realizzare ma non ha specifiche competenze in tema di salute e sicurezza dei lavoratori. Sarebbe bene che questo dato di fatto venisse portato in evidenza all’Inail come a tutti coloro che si occupano di edilizia e costruzione di opere pubbliche o private.

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